"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

giovedì 26 giugno 2014

La rosa e la bambina

C'era aria frizzante
rosa tra le tue manine

tornavi dalla spelonca
inebriata di suoni cupi
ferita dentro e fuori

l'uomo nero
l'avevi incrociato diverse volte
non era più sorpresa
nelle tue piccole braccia

a metà del cammino
ti sorprese
un sole grande
e un piccolo gingillo si fermò
sui piedi , a forma di farfalla

intensi i tuoi occhi
l'accolsero
fu un attimo....

di sangue e cielo
nascesti
tu farfalla
innocente, con la rosa
tra le labbra....


*

(per non dimenticare i bimbi di Kabul....)


ph Giovanna Meo

mercoledì 25 giugno 2014

sintomatica
l'afasia delle labbra
quando sino all'essenza
hanno penetrato
lettere, flussi vitali

cerco sette versi
il subbuglio
di un fiore melanconico

mi tasto le piaghe
e sono distacco da capitoli insulsi

per sempre (...ammesso che esista....il non luogo)

è sulla piazza
il respiro vero
____che recalcitra



Ph Giovanna Meo

ciliegie, fragole
tra le tue dita
e io...
che le pilucco
solo ora ( l'estate rivela disvela libri secchi...)

giocando con le tue sagome

le tue farfalle di carta

ballerine imprevedibili

......pronte a spiccare il volo

addento l'aria
e rido, amore

(opaco,non ci tocca.. laggiù l'autunno...)




ph Giovanna Meo

perdermi, lieve sinapsi
nei tuoi deliri

piccola selvaggia nota

____da quel solstizio in cui
intridesti
i tuoi occhi
nei miei
rivoltandomi il fiore
nell'anima

(facile perdersi in un campo di narcisi
con la gola nella nebbia...)

gemelli di luce
siamo..nella creazione dell'acqua
col "demone" dentro..




ph Samitha Cagliero



domenica 22 giugno 2014

se ti va
di vivere
contrai la rosa discontinua

sorridi
nella buona memoria
librati nel linguaggio
delle cose mute

nessuna promessa, solo tenerezza
nel guanto

meglio scalzi
sui sassi....
senza goffe maschere che sfibrano

(anche le impronte delle mani
inselvatichiscono...)

*

ph Marcella Cicchino



spesso
guardo il Cielo

da sotto in su

è più facile cogliere
i girasoli
interrotti
il riso leggero

il piatto immobile della salvezza

ho dei numeri sul collo
a raggio di stella
e mi passano
oziosa la vita
col suo due accettabile
col suo tre passabile
col suo cinque....dolce e inalterabile
....
i segni particolari (che scivolano nel giorno)
sono vari invece
mi saranno tolti
con la pelle
quando l'inventario
non tornerà più, mentre addormento il taccuino tra le gambe

non rendo conto tra le ciglia
di quelli insoluti
ogni singolo dito
ne canta
la rugiada____e ride
del singulto breve, vero,
rosso
che sa di terra umida

*

ph Giovanna Meo


lunedì 16 giugno 2014

ma dimmi la verita'...
dentro quella carne
di vetro
corteggi ancora
le nuvole?

ti fai sussiego
dalle guance dolci
nelle mani della notte?

riempi il calice
di pietra e aurora
compensandole
in insano equilibrio?

(dolce e'scivolarsi
addosso di domande
di sole e non preme l'assenso ne'il dissenso...
solo carta di sangue a tamponare)..

incline e ammiccante
il declino del giorno...
una corolla decisa
che risveglia l'essenza
e addormenta
il vacuo ..facile seguirlo
con i polsi sciolti

*

ph Emanuele Dello Strologo


domenica 15 giugno 2014

non infilarmi
le dita nei ricami del cuore

durante i convegni del sogno
non sono opinabili
posizioni sconosciute

conta di più ( negli antri del sorriso, è facile)
sparpagliarmi le carte
arrampicarsi sulle anse
della mia gola

lì dove nasce il fiore
e
non mi proteggo
con le dita..

s'infrange il divieto
dell'ora e colgo sulle labbra,
esitante
l'ultimo tulipano

*


ph Debora Morelli


mercoledì 11 giugno 2014

quella sera
pioveva forte....

mi regalasti
un libro...che accarezzai
subito con dita lievi

conoscevi
il mio punto debole,
gli occhi..la poesia
nella goccia

assaggiavi
il mio respiro sulla bilancia
senza contrappesi
mentre fingevi indifferenza

non sapevamo dividerci
nella gola, nella conoscenza
troppi i frutti
e le sintesi d'affinità

con la tua voce
orchestravi
magistralmente il fatto nudo
delle mie parole
e muovevi le labbra
secondo il tuo spartito

in quale posizione rosa
il convegno fluttuasse
non lo sapevamo
ma si accavallavano
le gambe
in un cielo che da sempre
ri-conoscevamo
senza che la lettera spiegasse....

solo una busta vuota (leggera nella filigrana..)
da colmare...


*
Flatbush Market, Brooklyn NY
Photo © Massimiliano Marchese


ho toccato la luna
in tutti i suoi crateri

vi ho deposto
i viaggi
l'appartenenza
una piccola nuvola

la mia fede
è anelante
ma non cerca il "senza riserve"
solo nuovi compiti
nuove anse di pietra morbida ( vi scivola snella, senza soffiare...)

preferisce i frutti senza parole
frasi senza matite ruffiane
-incolmabile il giorno-

ora
il foglio a casaccio,
il vento alla rovescia
la mano leggera sulla spalla
e l'intervallo nel prato umido

distesa su curvature
nel cuore cento chili d'azzurro
solo concisione di pelle
e disobbedienza
al futile....nella lettera smilza


*
ph Mia M Photos


che scrivi bimbo
dalle mani gonfie?

di iperurani sconosciuti
di baci
mancati ...di stelle di male
trangugiate con forza

che scrivi arcobaleno
senz'aria?

di fratelli
dalle mani strappate
da forti temporali

di insidie galoppanti
voragini viscide
impresse sulla tua carne

scrivi filastrocche
poesie abbarbicate a muri
invalicabili

portoni neri
dimorati da fate cattive
o presenze buone, enigmatiche

scrivi
scrivi
scrivi

forse una nuvola
non indifferente
ti carpirà
e
accarezzerà
in quel buio nascosto...


*


martedì 10 giugno 2014

spezzami
nella schiena

ogni lontananza
lingua, pianeta

scarnificami

rimandami scrupolo
forte, senza riserva...

si è costruito
ogni petalo
con pazienza nella mia mente....

quali guerre ci saranno
arriveranno....nella calca
c'è posto per tutto, sempre

ma non mi sottrarre
mai
ciò che mi rimbocco
a sangue ogni giorno...
tremando
imprecando
annuendo

ciò che di più sacro
nasce, è nato in me...
non è solo segno,
artiglio

ma cuore che si amplia
nell'eco di una finestra
costantemente
bagnata di riflessi...
neppure i sogni
sono così popolati
a vita...

*
ph Angela Zuppa


solo nel
silenzio
mi rinasce
il mio vizio interiore

nudo
annodato

cartilagine classica
e
coscienziosa

che ama solo
le foglie
nella ghiandola
di un cielo
aperto

*
ph Angela Zuppa


sabato 7 giugno 2014

evapori
di latte dalla bianca luna

nessun ponte
sacro..per te

nessun livore
a farti freno
o sutura
sei acerba
amara fibra
dolce al tatto
silenziosa nel bosco

dal sentire di echi
emani
di buono...caduco...
stilla di un melograno
asciutto
che tu conosci

..ed e' ape
nella mano...
ogni ora

*

ph Giovanna Meo


giovedì 5 giugno 2014

è inutile, sai
aggrapparti
alla mia metamorfosi

è grandine in crescendo
quando la sveglia bianca
scocca la lancetta
è vergine fiume
che trabocca nella bocca
(non vale tacere l'arcobaleno nero, al calar del sole)

ogni cosa
ha stirpe
nel seme vuoto
nella mano prodigiosamente
aperta

nelle dita, nei piedi, nelle braccia
è conficcato
l'anelito del dono
e la natura non vuole
il viso che inganna, che mente
col sorriso dovuto

ama la rugiada, ama le tue lacrime,
ama i tuoi baci...
e sempre escogita
____sedute di cielo, nella seta

*

ph Irene Rock ON Fittipaldi


mi piace
respirare a pieni
polmoni l'impossibile

il fiore eterno
nel caduco

a nessuno
si può sottrarre
la carta già scritta

l'unica strategia di volontà
per spezzare
la catena del grigio
e
ragionare di rigenerazione

non basta un granello
una poesiola (....mentre il mare rimbomba)
per sondarsi
voragini
e ampliarsi
nell'eco

da dove venga
la necessità universale
non lo so

mi basta lo squarcio di rosa trapelata
e fuggire in esso, dolcemente

*
ph Giovanna Meo


che strano
toccarsi
immateriali
insulsi
tra gli occhi

sfogliare con mano
la non verità
di baci di ferro, lampi d'acqua
dettati dal secondo

che strano richiamarsi a distanza
evanescente frusciare
tra vanità, fotografie truccate

è un tenersi stretti ( e sento forte l'istinto)
forse l'unica cosa
vera..in quella rosa

*

ph Nunzia Convertino


lunedì 2 giugno 2014

scivolerei ora
in quel nostro giardino

a braccia aperte

a respirare
un profumo antico

così sull'intaglio di
due labbra
che non si sono mai
maledette

solo un leggero
sapore
di melograno
a contorno
del viso...

con gli occhi negli occhi
....dove le api
vanno a dormire



*
ph Samitha Cagliero