"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

venerdì 29 gennaio 2016

*

il tempo rovesciato, dunque
fotografare
il ventre delle mani
che ci costringe
a procreare ogni istante
di latte
che c'inonda le palpebre (le quattro stagioni in sintesi di luce)
intrecciare dissonanze
proiettare il polo
recondito delle labbra

troppo frastuono
tra i sonnambuli, fuori
- nel conclave delle guance e dei
fiori scuri , stringersi
a mo' di equinozio-
dentro il sudario
di sillabe che ci scalzano

il mio dio, un solo, lieve inventario
di girasoli chiusi, da innaffiare oltre il grigio/bianco
e l'orlo del primo mattino



*




























ph monia merlo  ©

 poetry anna rizzardi

martedì 26 gennaio 2016

*

contare le ore liquide
mentre
raggrumate
scivolano dalle mani

la questione essenziale
scende tra le dita
taumaturga (l'assetto sfuma lentamente,
collo e utero del pensiero)
nelle tasche cerco la fessura di un prima
mi affaccio discepola
dietro il calore degli occhi
quelli - si aprono -
solo quando la parola
si fa radice
e lieve trama-senso- cucitura

(non è soltanto nevicata, ma un battere
silenzioso ad innesto e polpa)

*



ph andrea pollini
poetry anna rizzardi

domenica 24 gennaio 2016

*

mi basta
nascondere
in un pugno
a squarciagola la tenerezza
dove azzurra
abbracciata a una qualunque nozione di spazio

mi riempio

la saliva         di fiori



*


































ph Alessandro de Luca  ©

 poetry anna rizzardi

giovedì 21 gennaio 2016

*

sia lode
alla parola Inverno
per ripartire da zero, dalle caviglie
se sono ore recalcitranti
è la terrena grazia,

le fende
con l'alcova della parola
esatta
-recitiamolo insieme
il linguaggio biblico
del non essere- e sospesi-
nella strategia
contiamo i papaveri sulle rotaie
non è niente di che
ma quei gradi in meno
scaldano le dita


*





ph Gaia Franciosi
poetry anna rizzardi
*

amo scavalcare
libelli e date senza senso

ciò che conta
nell'entropia delle mani
è il paesaggio d'ali
scalciato
di finti occhi

nella tempesta
credersi decisi
quasi velenosi nei sintagmi

dai polsi preclusi
spuntano fiori
___________involontari


*





ph mateus lunardi dutra  ©

 poetry anna rizzardi

domenica 17 gennaio 2016

*


addentrarmi nei cunicoli
nel cuore
morderne tutte le cavità
per sventrarne
le opacità
captare il sangue vivo
anestetizzarlo tra i denti

è sopravvivenza ardua
congiunta alle foglie
che tremano
-è conciliazione
dell'affondare
senza affondarsi-

(apri la prima persona singolare
per captarne il canto
di cento colloqui)




*






































ph dasha pears    ©

 poetry anna rizzardi

domenica 10 gennaio 2016

*

sono esattamente
quei quattro nei incuneati
nell'agire
nello sbattere delle ali
che svivano l'essenza quotidiana
auspicano antidoti
fermenti di strade
senza oblique sinusoidi che bloccano

la funzione è tutta nelle lettere
che mangiano il sangue, il mondo,
il cielo con bottoni e non

e gli auspici radici -forti-
nelle caviglie ( da srotolare, a mani piene)


*



























ph Andrea Pollini
poetry Anna Rizzardi

venerdì 8 gennaio 2016

 *

fosse in mio potere
sventrare l'estate
per avere un unico inverno
nicchia sicura
tra le intemperie

decifrerei le mille dita
del confine che
oltrepassa la non misura
e si dilata senza molte spine

l'effetto secondario non lo voglio
solo anima dall'ossigeno nero

e strepitosa guerra con alfabeto d'amore

*





























ph gaia franciosi
poetry anna rizzardi

giovedì 7 gennaio 2016

*

chissà se voltandomi
decifrerai ancora i dettagli
infiniti
di un'anima con arrivo,
senza fine

voglio bene al tuo salire,
do le spalle al resto
mi alleno all'oceania
di mille fogli sparsi,
al tuo odore

voglio più bene
a una nebbia che si sfalda
e si scioglie
senza estasi o isole
di caramelle

è vagabondo
il dosare o annusare
la scaramanzia
e
brillare al buio, pure

*




ph barbara trevisan
poetry anna rizzardi

mercoledì 6 gennaio 2016

*

è inopinabile lo sfumarsi
frutti primitivi
nati sulla schiena

scia di un dunque
che arriva al sé
forza dove è dolcezza
fede e non fede

quanta voce
a lenirsi
poi di luna
il fianco rosa
che rifiorisce

rientra nel silenzio
nella parola
siamo e non siamo
il sangue ci comanda
l'uno e l'altro stretti
insieme

divinazione tortuosa
e di orgoglio
teoria -sentimento che
lotta
all'apice

*




























ph Barbara Marin
poetry anna rizzardi

martedì 5 gennaio 2016

se fosse in mio potere
sventrare l'estate
per avere un unico inverno
nicchia sicura
tra le intemperie

decifrerei le mille dita
del confine che
oltrepassa la non misura
e si dilata senza molte spine

l'effetto secondario non lo voglio
solo anima dall'ossigeno nero

e strepitosa guerra
con alfabeto d'amore



*
ph Frank Diamond Photography  ©

 poetry anna rizzardi


sabato 2 gennaio 2016

*

se è
nell'alito del cuore
che mi contieni,
fallo con cura

potrebbe sparire
con la prima neve
tra un silenzio interdetto
e un gemito
che rinasce, a fiore

*




ph Oliver Playford Photography ©

 poetry anna rizzardi

*

se la provvidenza
ha numeri
ne trattengo solo quelli
che mi sfilacciano
le dita, il cielo

ogni cosa nel vento,
rancore, inutilità di senso
ma nessun confine
allenta la mia tempesta
-mi esplode la voce se il mare si fa asciutto-

il nome clandestino
chiede assemblea
tra le mani
dolcezza di un finimondo

l'ultimo gradino è dietro le foglie
di un sole accecante
che slabbra di sè...
(non spartiamo nulla
con l'insulso, solo
acqua)

stringiamoci, nel volo

*

































poetry Anna Rizzardi
ph Andrea Pollini