"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

martedì 29 marzo 2016

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dall'Antologia "Trame d'Arte contro la violenza sulle donne" a cura di Serena Piccoli, Associazione culturale Exosphere

(Evento di Forlì "OR-DITE!" presso La materia dei sogni - Convegno “La violenza di genere tra crimine ed emergenza sociosanitaria” presso l’Ordine dei medici di Roma)



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evita di
soffiarmi il tempo
tra le nocche
è impresa vana
c’è una cenere di lava
caparbia
che restaura leggende
congeda scacchi

quest’anno nevica
con scaglie lucenti
nella breccia
(si porta dietro
l’implicazione di labbra e denti)
al diavolo
la mezzanotte
se sono nuvola
accatastata
nel grembo di un dio
dalle labbra esulcerate

non temo più
muscoli nè coltelli
in sovrapposizione perfetta
resto aggettivo
dal cuore-parola
(la tua violenza è ora cuore, acqua, acqua e
cuore,
e lo sai, la donna è fiore)


*

Bambola di tela rotta


se solo
sapessi mordere (bambola di tela rotta)
-univoca-
quello spazio di carità
senza cadere
in mille specchi
dove le dita
fanno male
e la bellezza
incide
la carne
(ricordare
i turbini
non è confessione
è vita….
e duole
stringerla)

leggero il mondo
sopra le mani
a strofinarsi
tra sottili
fili di luce scuciti e morsi
dal tempo
______in mezzo labbra
di sole, ora le voglio

quel varco di mura slabbrate
è rifiorito e io sono rosa dalle mille spine
(senza di te, carne bianca che respira
contro il diavolo dalle mille ossa)

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lunedì 21 marzo 2016

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sono
cinque i
tornanti
che mi unificano
e nidificano
sulle mie labbra
quando
-ogni giorno-
vago
appesa alle nuvole
che sia carne
sospesa o vuoto di zucchero
questo dovrei
chiederlo solo al vento
che, in verita' tace
e sorride
coi suoi lunghi occhi

*







ph Chiara G.Leone
poetry anna rizzardi

sabato 19 marzo 2016

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conto le righe
conto il sole
assaggio
il polline (discreto scivola
sul palmo, ad inondare la vastità)

succhio
le gocce
gli odori dei ricami sfiorati
le stoffe
ricucite
( mi chiedo se basta un tulipano
a far scaturire una parola a metà)

nell'indecisione
vengo da te
mi basta camminarti
i pensieri
così a bruciapelo
srotolare il movimento,
il disastro della primavera
(lei ascolta, sempre
e non chiede)
-quando possiede
energia, fa labbra-

e vento docile, sottile


*

























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ph Andrea Pollini
poetry anna rizzardi

venerdì 18 marzo 2016

*

rannicchiarmi
nell'acqua
per deporre
cellule nervose
soffiare arcobaleni
pensare
brandelli e stoffe
dai colori di cenere e cielo

solo per un secondo
ancorata
a uno scartafaccio
che scrivo con
le nuvole, quelle che scivolano
in gola

sono gocce
e sangue
che velano
che
capiscono
al di là della pelle
del mondo

(anche controvoglia,
col sentore
di un azzurro sotteso, stropicciato)



*




ph Gaia Maria Franciosi
poetry anna rizzardi

mercoledì 16 marzo 2016

*

a tremare
nel tulipano
di noi

a sgravare
il regno del fango
con la nostra bocca

a cantare
le origini del burrone
con un pianeta
che ansima sempre più
(perdere la forma d'occhi
è rovina....)

intorno al polso
solo onde vaste
forse i marosi capiranno

____forse la schiuma
con acqua dolce
catturerà la voce della luna

*




poetry Anna Rizzardi
ph Damiano Errico

martedì 15 marzo 2016

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catapultati
in un ventre di
fiordalisi

ci chiediamo
il perchè
di tanta rovina
ne odoriamo
il profumo distaccato
captiamo
l'inferno paradiso
ma
non cadiamo
mai

ci sostengono
ali
nei ventricoli indifesi
impermeabili
-in un limbo dal gusto
di saliva azzurra-

(spiegami
perchè l'ostia a metà
non ci basta,

mentre
ci rubiamo,
afasici , negli occhi)

*







































*
ph andrea pollini
poetry anna rizzardi
*

la tua mente
nella mia

a fare capolino
tra gemme dita

spasimi di verità
in bianca veste

le sento
le ore

profane scorrono
a condividere la pulsione
il furto del cuore

a molte età
esiliati
ci teniamo per mano....

*





poetry Anna Rizzardi
ph Damiano Errico

domenica 13 marzo 2016

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sono
quei
piccoli
ingranaggi - a ricamo-
che destano
pelle nelle ossa -saliva di nuvole
e teatri di luce

dal mistero di sé

è ariosa
leggerezza
nei denti serrati
mentre il vento s'infila tra le mani
in lotta
(pentagrammi bianchi
di mente irrisolta che scava, feconda,
arranca nel plurale
per diventare
singolare, virgola,
groviglio di dita)

reinventiamoci
ventre nel midollo- pallido-
e sfondiamo
l'ipotesi leggera

della bocca in primavera

*


ph Gabienne   ©

 poetry anna rizzardi

lunedì 7 marzo 2016

*


il corpo , il frutto
(un collage il grido dell'alba
con lo sguardo)
non calcola, non decifra rebus
parla piano
dà un unico nome
al virgulto, in fondo alla parola

risalire
dal fiore sbocciato -osmosi di lettere-
richiede
un coraggio nel respiro in caduta
che nessuna autobiografia
estrae,
neppure disciolta nel sangue

( dalla voce,
le parole abortite
escono, artigli neri e aurore di vetro
- mordere il cinismo, fare arresto ai lati
è appello-rivelazione-gioco- )


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ph Patrizia Moretti
poetry anna rizzardi

mercoledì 2 marzo 2016


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raddrizzo
i miei quattro gerani
sulla lingua
hanno le punte larghe
e parlano
di cielo
______di nuovo

e' un azzardo
di carte rosse
mentre le scapole
divaricano-plastiche-
(due cadute nella trasparenza,
tuffi alti
sotto un cielo bianco e nero
)


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ph giovanna meo
poetry anna rizzardi