"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

sabato 31 ottobre 2015

*

alterarmi
i lineamenti non fa specie
vivo nell'acqua, conto i passi
che mi costituiscono embrione
analizzo racconti degli artigli e delle paure

vivo nell'acqua
apprezzo gli emigranti nella lingua
deglutisco sete, aromi, fiori,
amo le sostanze, se dolci nel tratteggiarsi

sulla fronte
nessuna lettera
solo una foglia


*
ph Ines Rehberger Photography ©

 poetry Anna Rizzardi


martedì 27 ottobre 2015

*

è che intestardirsi
a trafugare margherite e soffioni
prelude
la memoria del qui, del là
apre melodia di ossa e
coaguli di sangue
il vestito-se leggero- scende
giustamente fino
ai piedi, sfiora ogni possibile cornice
dal principio
fino ai punti geometrici negli alveari delle labbra
(e nella schiena si trema)



*
ph Joanna Rogala  ©

 poetry Anna Rizzardi


sabato 24 ottobre 2015

*

il tepore del sole
m'inarca
la schiena
concepisco solo foglie
su cui camminare
mentre stringo
capillari di papaveri
nella mente
( il cielo s'appunta e abbraccia)




*
ph Damiano Errico
poetry Anna Rizzardi


mercoledì 21 ottobre 2015

*

mi scendono
dalle labbra
fiordalisi tremanti
vogliono aria, mani,
miscugli di saliva
di cielo e circoli di terra
parlano di doni, resistenze

da temprare  piano

nella conoscenza
dell'acqua che trema

nella pelle pallida
che si apre tra la gola
e l'incavo nascosto

*

ph Irene Rock ON Fittipaldi
poetry Anna Rizzardi


domenica 18 ottobre 2015

*


è il mio nome, il mio verbo
ottemperare
a un linguaggio di dita e acqua
graffiare
l'anima con carezze che accadono
e succhiano
il sangue
cogliere il sole rosso
anche nel ventre della notte
- è qualcosa che c'è-
 oltre
al peso


*
ph Andrea Pollini
poetry Anna Rizzardi








































venerdì 16 ottobre 2015

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separami
dal bianco che si fa
facezia
dal rifiuto che non confluisce
in scampo e colata

la forza lirica
è bella
se ancorata
alla terra dissacrante

al silenzio
quello che rende
visionari

profeti
di spazi di dolore e celesti

nel secondo libro
nel vaso rotto
gli accenni misteriosi
per parte sua un dio raccoglie
e sparpaglia

tu ferma , bacia il parallelo
che è in noi
e benedicilo
invettiva cieca, pura

che mai
cambia maschera...

*
ph Barbara Trevisan
poetry Anna Rizzardi


giovedì 15 ottobre 2015

*

mi provo
nel linguaggio
a favorire i fiori ( distorti , ovattati
possibilmente blu screziati di carne)
riapro il baule,
vendo sogni, tocco la notte
sfioro il palato dell'alba
se mai bastasse
a intridermi la gola delle sue foglie
accartocciate, piene di rugiada

sotto il vestito
la presenza, la guancia,
la mano contratta, l'iris che si scioglie,
le sillabe che pullulano
nelle caviglie
(fagocito vento, terra, pronomi)

*
ph Elisa Imperi
poetry Anna Rizzardi




venerdì 9 ottobre 2015

*

conta fino a tre
 fino a quando
 quel bocciolo
appena posato
sull'orlo
 traspare
 nel cerchio chiaro
e congiunge i denti
al cielo
( dimestichezza estrema a fare pelle e
 margine profondo
 quando si cammina
 a piedi nudi..)
 e' scivolare- coincidenza di lingua e pioggia -
sulla linea del giorno

*

ph Rafique Sayed
poetry Anna Rizzardi