"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

sabato 30 agosto 2014

è l'ora dei lillà

fioriscono nei giardini
delle tue ciglia

adagiali
dolcemente

piccole molecole
nel tuo sangue
di luce

( congiunzione di vita, dialogo,
_____preghiera
col tuo mistero ...benefico)


*


ph © Silvia Petrone



nel diapason del
vento- finestra notturna
tra la tua carne e la mia
la tua rossa eterea esistenza
che si fa mano
nella mia coscienza

femore di un'essenza
di cielo



*

© ph Edyta Pękala



intridimi
gli occhi

del tuo agire

sicuro
anelante nella fibra

braccia nelle braccia

a scalare
il divenire

con occhi miopi

risponderemo alla
trasparenza nascosta

mentre mi svesti
dell'ora

*
ph anna o. photography




mentre il mio fiore mi
parla

intravedo già mani tremanti
- tu le chiamavi luci-

io indosso solo
parole vere,
non un destino in silenzio,
profondo è l'abbraccio
e il segno, se c'è
mi risponde...
lì lievita il pane
buono
sulla bocca
e ne senti l'odore
nel sorriso, anche a metà

saluto il bunker sacrilego,
mentre m'imbratto il viso di rose

*


© ph Edyta Pękala


domenica 24 agosto 2014

ci sarà presto
un giudizio d'acqua
con cui ritmare un
sortilegio d'anima
parlare piano
con l'alba..

scrivo lentamente le cinque parole

che mi boccheggiano sulla carta

è il coagulo di

una vertigine in silenzio
che bacia il diritto
all'oro
mi suggerisce
d'incarnare
la radice nel caldo

inglobare nomi, lanci insulsi


ascoltare,

riscattare

avvolgermi nella

treccia di una voce
che cerca

non è afa

ma
ectoplasma
dai polsi azzurri
e occhi di foglia..
che guizza
nella pietra

*



ph Stefan Beutler



giovedì 21 agosto 2014

Mi classifico
in ogni sfumatura

mentre
nel centro della terra
col suo violento
impulso

non a caso
sono pianta
sradicata

per essere nata
sogno

-mi fa più forte
il suo sangue-


*


ph Marcella Cicchino


lunedì 4 agosto 2014

con una rosa
a riccio
mi accoccolo al bacio di sole

amo amare
la Terra
di sei pianeti accogliere il ventre

nelle sere a venire
non citarmi nomi
su altri mondi
transito e mordo la gonna di
una bestemmia contro le ore

si fa alacre il frastuono
fuori, sempre più

nel groviglio nero
a bocca chiusa
come sentinella decifro segni
orbite vuote
e canto ....
appuntamenti da firmare
elenchi da colmare

se arriva il cielo nuovo, avvisami
lentamente scivolarvi con cura
è prestare parole al frutteto...

( al dovere il fiore adempie
sempre e tenta nuove leggende...)



*

ph Giovanna Meo



venerdì 1 agosto 2014

planarsi
chicchi di un sole controverso

mentre
ci assaggiamo
per la terza volta

mani nelle mani

(nelle labbra
non mentiamo,

nel cuore di una città perduta)


*

ph Massimiliano Marchese