"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

giovedì 29 maggio 2014

contami
nelle vertebre
ogni singolo grammo di corpo

da un lato
la parola che pervade
(se ci si fida di quella angolazione)

dall'altro l'attimo
che ritrae voce,
chiarezza, illuminazione

un privilegio
di vento che non divide
un paragone
che guarda dall'alto ( si sfibra il fiordaliso nel ricordo....)

ora rammento
la risonanza dei campi
e
non è sfumatura di mesi
nè faccenda diurna

è libro aperto
perduto,
racchiuso tra le spalle
ravveduto in poesia

 silenzio___ancestrale,
morbido
di un bacio

*

ph Samitha Cagliero


dove giace il senso...

capirai
amerai

se sorge un dubbio....

riprenderai la parola
staccherai la verità nella filigrana

qui cresce l'albero

scriverai gorghi......temibili
prometterai sangue

che ti piaccia o no
hai risonanza
e
significato

(hai tutto... già nelle labbra.....
nell'attimo
socchiuso...)
ed è rovina
ed è salvezza ....impulso



*

ph Irene Rock ON Fittipaldi


m'inchino
al Dolore

oggi
mi scoppiano
le parole tra le mani

raccolgo solo
con devozione
le vostre Ali

e la vostra Libertà
falciata
da vermi

ogni mia lacrima
un fiore color sangue
..per Voi

*
28.5.74- 28.5.14


ph Luca Barlocci


martedì 27 maggio 2014

è tardi
per impugnare
il patto con l'aurora

imperituro
in ogni caso il soffio
della parola morbida
che sgocciola
sgualcita
sulla schiena

senza schienali,
solo con mani
aggrovigliate
alle ginocchia
lieve ...per sentire il respiro forte
della notte...

con tali passi
(se ha ancora sensi il bianco)

farai prospettiva
lieve
tempestando
di ideali
il tuo tallone

____senza ferire
di vertigini
caviglie
occhi
labbra

( è notte e non notte, tiepida
sul collo)


*


ph Samitha Cagliero


lunedì 26 maggio 2014

nel silenzio

un misto di enfasi
sussiego
carnalità

quanto spazio
tra la Valle dell'Eden..
e il senso oscuro della riva Terra

su tutto
coniugale
inconcepibile
la foto della Vita
che scorre....
un Miracolo
un'Agnizione perpetua
che ritorna
su una grande pesante Luna

tra belve invisibili
e
folgorazioni senza preavviso

*

ph Irene Rock ON Fittipaldi


fatto strano
è
concepirsi
sponde estranee
in questa futilità

si sopravvive
forse
solo guardando a testa in giù
il poliedrico
il riottoso (annotando ai margini del diario il volo di una coccinella...)

avessi un vestito da festa
su questo palco
uscirei allo scoperto
urlando lieve
per estraniarmi
titolo
contenuto
solo un battito di terra
e valori di pelle....

ci toccherà...credo..sottili foglie
volare....invisibili
dentro


*
ph Giovanna Meo


giovedì 22 maggio 2014

e se alla fine
ti sfiorassi
con un fiore grigio

nei tuoi occhi
leggeresti
l'unica penombra
da me concepita

in un armadio
vuoto di maschere
...
solo una timida stella
partorita
nell'azzardo
sfibrato

____chissà....nel linguaggio comune
solo un'anta da aprire
tra le dita
di un anemone, che s'interroga


ph Oreste Ore Messina


domenica 18 maggio 2014

sei ancora li'...
pelle
ruga
visibile senso

tra il mio essere
occhi aperti
e il mio divenire
....parabola infinita

tu sai...

abbiamo rubato
un soffio al cielo

*


Ph @ Marcy Cicchino



il discriminante
è nel volo...

quello che ti ruba
e scarnifica l'istante

nessun problema
materializzarlo
sotto il più verde dei cieli
(aggiungere tasselli, cucirli, farne l'orlo
con fili di tulipani...)

e tutti come sfiorando
l'impossibile
lo bevono

fonte giovane
di un castello ricco di pertugi e cunicoli nascosti
meandri introvabili

in cui cercare
ancora l'ampolla del senno ....
senza più sortilegi incompiuti tra le mani....

il discriminante è l'appartenenza....




ph Debora Morelli


lunedì 12 maggio 2014

lasciami intridere
la mano nel grido d'innocenza...
c'è ancora polvere
non è chiuso il registro
dei debiti , nulla è cambiato
capisco la tempesta, il filo d'erba
nidifico nella lotta
quotidiana del sè e contro sè
ripiego spesso le gambe
e sorrido davanti alla forma di una nuvola..

sento passi lontani (mentre sparpaglio le carte )
a forma di cuore
e mi ostino a ridere...alla solita ora



*
ph Nunzia Convertino


domenica 11 maggio 2014


tra quei
ruderi
respiro ancora
la corsa delle
tue guance
ansiose
come neve
sul limite del suo sfiorire
Battezzi ancora
la distesa diafana
sul sentiero
del mio refrigerio
è suono lieve
ma congiunto allo stormo rosso
delle stelle cadenti
… sul tuo petto





da "Il codice degli occhi" (ed.Lunanera)

ph edwin smith




martedì 6 maggio 2014

amo la riga bianca da sovrascrivere
ai fianchi del foglio in attesa

bianca e gialla come una margherita
respirare linee e colori
nella pioggia, negli occhi ondulati

nel bocciolo scalfito

dondolare tra il corpo di cristallo
e il cuore piccolo di un grazie

e tu...bimba mia, un cielo ogni giorno
e concave mani
ad accogliere
il tuo attimo
come una farfalla......



ph Emanuela Migliaccio