"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

lunedì 20 ottobre 2014



tu non sai quale
sguardo
non trapassa
sotto le costole
e ti ringrazio, cuore mio

di essere un viaggio
nel minuto
intorno al mondo....

non fosse che per un istante solo
in questa vita ladra...
conserva , nel nodo alla gola,
la terza invisibile lingua...



*


ph Angela Zuppa


venerdì 17 ottobre 2014

è inutile, sai
aggrapparti
alla mia metamorfosi

è grandine in crescendo
quando la sveglia bianca
scocca la lancetta
è vergine fiume
che trabocca nella bocca
(non vale tacere l'arcobaleno nero, al calar del sole)

ogni cosa
ha stirpe
nel seme vuoto
nella mano prodigiosamente
aperta

nelle dita, nei piedi, nelle braccia
è conficcato
l'anelito del dono
e la natura non vuole
il viso che inganna, che mente
col sorriso dovuto

ama la rugiada, le lacrime
sciolte...
e sempre escogita
____sedute di cielo, nella seta


*




ph © Adi Dekel Photography



lunedì 13 ottobre 2014

Anima..
sii come quel nido
senza piume
leggera
scrivi il tuo nome
tra le cose oscure
inodore
come le margherite
disseminate tra
i ciottoli

sii come
il grano
che si desta
sotto le dita
della pioggia

sii sorella
come le stelle chiuse
tra le imposte
di una notte
senza nome

sii il telaio
che lavora
tra foglie
e petali di nebbia

sii..
tra gli orli,
tra i racemi di una musica
di bosco e resina



ph © Rengga Marantica


mercoledì 8 ottobre 2014

addormentarti
tra le caviglie del cuore
mentre l'occhio della terra traspare

pelle emigrante
nel paradiso terrestre (nell'icona di un'estate insolita
legata a sbocci...)

se capita di guardare le nubi,
cercami silenzio
nello spolverio di un ramo

fugace raggio

come una preghiera
____amarsi beati
meteoriti
è un dare
un nome a una stella

verrà il sole
e l'amarezza
sarà riflesso imperturbato
di segreto girasole

intanto sfumarsi
sprazzi non fa logica
(insano complice balletto di ore, minuti, secondi alacri)

è nella linea nuda
lo sfiorarsi


*


ph Samitha Cagliero



domenica 5 ottobre 2014

mi piace
toccare
con un dito-lieve-

la pelle

quella ferita che chiama

e lì cade
una stella tremante,

tra le mani
a nido





*
ph Irene Rock ON Fittipaldi