"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

sabato 25 giugno 2016



*

ma se gocciare
nel riscatto
di un solo pegno
fa tremare
anche un fiore

che senso
ha
questo vento

nella mano
inizia
la voce

basta schiudere il libro
tastarne
l'indice
rilegarlo
di pelle
e l'epidermide- di per sè alchimia -
fa felicità che scivola
di voci


*



ph Zuzana Valla   ©

 poetry anna rizzardi



venerdì 17 giugno 2016

*


se ci si tocca
in un silenzio di nuvole
nella luce sottratta
alla terra

il corpo
ha aggettivi
non- giudizi nella gola

dietro le ciglia
gemelli nelle mani
si vede

(parlano le sillabe
che sanno di latte,
girano leggere)

c'è un biondo
tra labbra d'acqua
e la cucitura
di miracoli scrollati
tra capelli

(di luce, di tuono,
a uno a uno i pensieri
piovono nel
tempo,
a parola di sangue)



*



ph adi dekel photography  ©

 poetry anna rizzardi

mercoledì 15 giugno 2016



*

e se mi ricreo

specialmente se il vento
mi sgretola le dita

è solo per coprire
braccia colme
di stelle esplose

frutto simile al sole
infiorato
dentro un campo di spighe

evocare
scorrere
voci

sciamare
verso il regno del tuono
cullare la tempesta
nella bocca


*






ph Andrea Pollini
poetry anna rizzardi





domenica 12 giugno 2016


*

quel tuono
che divarica la gola
come la decima
sillaba
della pioggia
e l'alfabeto segreto
che stringe


*








ph Nishe ©

 
poetry anna rizzardi





domenica 5 giugno 2016

*

essere
solo dita e
pioggia

e tastare...
lentamente
l'orlo
di un papavero

- a lasciarsi il rosso-


*




ph Damiano Errico

giovedì 2 giugno 2016

*

chissà quante canzoni
ancora insolute
e si resta insonni
nella stessa lingua
nello stesso torpore

nella ri-creazione
di una radice
nella stessa mano

( e la poesia
ancora più prescindibile)

*






ph Roberta Nozza

mercoledì 1 giugno 2016


*

due dita
nel sangue
ad indicare la follia
delle cifre finali

sapermi capillare
attraverso le foglie
il nido il cielo le nuvole
rivedersi
semplice consustanziazione
di un sogno
_________nel mezzo del corpo

quando le vene crescono
e nominano fiori


*




ph Irene Fittipaldi