"Il codice degli occhi"

"Il codice degli occhi"
“Ti lascio le tue riflessioni / io sono troppo di carne/ e vivo in questo mondo/ partorita da una cicatrice azzurra.” (a.r.) ... “La poesia di Anna Rizzardi può, a prima vista, apparire semplice, quasi che si componga da se stessa. In realtà, oltre a questo dato spontaneo che diamo per assunto e imprescindibile, bisogna dire che la scrittura di questa Autrice ha e nasce da un profondo retaggio di solidi saperi e da una lunga meditazione - anche in qualità di attenta lettrice: lo stesso Leopardi infatti affermava che per essere poeti bisogna essere prima di tutto lettori - sulla tecnica e sullo stile da impiegare nei suoi scritti. A ciò non concorrono solo gli appassionati studi classici e umanistici, perché questi, da soli, non possono bastare a spiegare le capacità di scrittura, né attestano a-priori alcuna capacità poetica. È che Anna Rizzardi, con la sua profonda sensibilità, non solo scrive Poesia, ma pensa in Poesia: ha cioè un vero e innato talento, continuamente confermato da espressività poetica e cura e attenzione in ogni suo scritto. È attenzione per ogni particolare del linguaggio e attraverso quanto scritto finora, posso dire che Anna Rizzardi “dona” la sua anima al lettore che si approssima a leggere questi testi e in questi scritti il lettore trova il cuore e l’anima di questa Autrice. Sente tutto ciò e attraverso le parole scritte, il lettore ri-sente e ri-ascolta le proprie emozioni, perché Anna Rizzardi si s-porge verso il lettore." ( Carmine Valendino, Presidente dell'Associazione culturale "Luna Nera")

giovedì 7 novembre 2013

odio i
“2+2 fa 4”

le ipocrisie
i sillogismi dei
benpensanti

quelli che vedono
tutto opacamente delineato
asetticamente contornato

quelli che mangiano
sempre alla stessa ora
gli asettici che non tracimano
mai

gli amanti della visione
piccola, distorta dal
loro ego - piccola fogna umana –

chi si veste di un io non suo
per apparire trendy

chi non accetta la
provocazione
e si chiude in sé
maledettamente

chi legge e si atteggia
a piccolo Baricco

chi non cade, non piange,
non maledice mai

chi vive nella sua perfezione
perversa

chi non trema
nel suo sangue
non si perdona
non si perde in un tramonto
non prende una stella
tra le sue mani
e l’accarezza

chi non guarda mai il
cielo e risuscita con lui
ogni giorno, ogni notte,
ogni alba…

piccola _____ crepitante
fallibile
foglia

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