Ogni
arabesco
sul mio corpo
è pulsante vena
d’acqua
coro di vento
è costola
di un fato nuziale
diafano vivido
-ogni sussulto
è intimo
fratello di dubbi,
sempre
e richiama
grappoli di fuochi
bellissimi e caduchi
solo di rado
“placida quiete”…
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.