Io sono quel
suono
loquace pertinace
che capisce
il grido rapito
che lavora alla
radice di un
viaggio
-ognuno-
è un elenco
un tempo
d’immateriali
guerre,
una strada di
ritorni e
soprannaturali
incroci
-la strofa
è dietro quella
porta a vetri
e sgocciola di
tempeste e anemoni
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