era la bambina
che toccava troppo la luna
si divertiva
coi suoi lapislazzuli
li ricuciva ai suoi io
era anime
vecchie
antiche
con cappelli logori
aveva fiori nelle scarpe
stelle negli occhi
viveva d'insonnia
di farfalle
di passi nell'acqua
fugace nei suoi
salti
sempre a braccia aperte
era facile per lei
il senso delle cose
posava il suo inizio
sul precipizio
il mattino sul risvolto
delle sue maniche
il libro degli eventi
sul bagaglio di
una notte alba
solo in caso di
temporale
migrazioni inaspettate
era ipnotizzata
ma era il cielo
che frugava in lei
e la faceva traccia
diagramma estivo
bottone d'erba
le batteva dentro
l'infinito
era la bambina che
toccava troppo la luna
Nessun commento:
Posta un commento