*
conto le righe
conto il sole
assaggio
il polline (discreto scivola
sul palmo, ad inondare la vastità)
succhio
le gocce
gli odori dei ricami sfiorati
le stoffe
ricucite
( mi chiedo se basta un tulipano
a far scaturire una parola a metà)
nell'indecisione
vengo da te
mi basta camminarti
i pensieri
così a bruciapelo
srotolare il movimento,
il disastro della primavera
(lei ascolta, sempre
e non chiede)
-quando possiede
energia, fa labbra-
e vento docile, sottile
*
*
ph Andrea Pollini
poetry anna rizzardi
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