venerdì 4 novembre 2016
*
farmi nebbia
in un mondo
dai bottoni storti
tu lo sai, non mi
riesce
preferisco il bianco sporco
che mi dilata le vene
mi fa accetta
dei nei bui e delle mani a noce
chissa' perche' se mi
piove dentro
mi sento piu' simile all' acqua
(dove mi limito-incurante-
in silenzio
a masticare rose)
*
ph Paola Blondi ©
poetry Anna Rizzardi
martedì 1 novembre 2016
mercoledì 19 ottobre 2016
*
a farmi specchio una clessidra
di foglie
in cui disperdersi
non fa questione
se con i pugni ravvolti o mani
semiaperte
è il tatto a dichiarare
a smuovere la retina
la carne delle lancette
( ci s'imperla a metà della pioggia,
quella che divarica e scioglie
senza echi, solo mani)
*
ph Nikolay Kolev - Portrait Photography ©
poetry Anna Rizzardi
lunedì 17 ottobre 2016
venerdì 23 settembre 2016
martedì 20 settembre 2016
domenica 11 settembre 2016
mercoledì 7 settembre 2016
martedì 6 settembre 2016
*
conta fino a tre
fino a quando
quel bocciolo
appena posato
sull'orlo...
traspare
nel cerchio chiaro
e congiunge i denti
al cielo
(dimestichezza
estrema a fare pelle e
margine profondo
quando si cammina
a piedi nudi..)
è scivolare-coincidenza di lingua e pioggia-
sulla linea del giorno
*
ph Rafique Sayed ©
poetry anna rizzardi
domenica 28 agosto 2016
*
non cercare
il vaso fragile
la terracotta malferma
i piatti crepati
nasconditi nel tuo
abito grezzo di margherite
il vaso fragile
la terracotta malferma
i piatti crepati
nasconditi nel tuo
abito grezzo di margherite
e
assaggia
assaggia
quella limonata
nel bicchiere di Provenza
sullo scaffale spolverato ieri
coi gomiti e col sorriso
nel bicchiere di Provenza
sullo scaffale spolverato ieri
coi gomiti e col sorriso
(anche urtando libri con le labbra, leggi)
*
ph claudio binnella
poetry anna rizzardi
venerdì 19 agosto 2016
*
inesatta
la cura nel trattenersi
in un soffio
mani bianche , mille mani
la schiuma di ogni giorno
solo la curva
chiuderà il cerchio di carne
il rigurgito di fiori
nel cavo più profondo
(la lava ignota
bagna le cellule ed è grano,
non puoi sfondare l'ora
quando l'orologio corre)
*
poetry anna rizzardi
mercoledì 17 agosto 2016
venerdì 29 luglio 2016
mercoledì 27 luglio 2016
martedì 26 luglio 2016
*
e
qualora tu
concepissi
rottura di pelle finta
non fa per me il sindacare
è il sangue che
parla (secondo la logica dell'anemone)
infonde pietà
scavalca
oscuri baratri
indice banchetti nelle vene
non chiede, solo
incide e recita
( vitalità disperata
nel fondo degli occhi
che penetra
e nomina i capillari)
fa il suo pane quotidiano
e vive, prima d'ogni altro sentire
e
qualora tu
concepissi
rottura di pelle finta
non fa per me il sindacare
è il sangue che
parla (secondo la logica dell'anemone)
infonde pietà
scavalca
oscuri baratri
indice banchetti nelle vene
non chiede, solo
incide e recita
( vitalità disperata
nel fondo degli occhi
che penetra
e nomina i capillari)
fa il suo pane quotidiano
e vive, prima d'ogni altro sentire
*
ph Barbara Marin
poetry anna rizzardi
lunedì 25 luglio 2016
*
sai
che per partire
è sempre necessaria
una terza valigia
quella da cui volano farfalle
e mezzi respiri
sciocchi sillogismi
che testardi ci ostiniamo
a recitare
rovistando quella torretta
masticando
gradini di pietra
tra soli
fichi d'India
mentre la saliva del mare
ci disfa
senza chiedercelo
( imperscrutabile la domanda
sulle nostre labbra vicine)
*
ph greta larosa
audio video di Laura Sciancalepore (grazie.........<3)
sai
che per partire
è sempre necessaria
una terza valigia
quella da cui volano farfalle
e mezzi respiri
sciocchi sillogismi
che testardi ci ostiniamo
a recitare
rovistando quella torretta
masticando
gradini di pietra
tra soli
fichi d'India
mentre la saliva del mare
ci disfa
senza chiedercelo
( imperscrutabile la domanda
sulle nostre labbra vicine)
*
ph greta larosa
audio video di Laura Sciancalepore (grazie.........<3)
*
decidere
in corrispondenza
se mangiare
dallo stesso piatto
mentre la sutura
si fa velo sottile
congiunge mani
respiri neri
all'ordine del giorno
scandaglia
inventari, macchie
braccia concave
tazzine vuote
e caffe' a perdere
tra petali inconsueti
ordini mai
rimessi - vettovaglie-
stoffe-
e l' ultimo scaffale che
urla
*
ph Barbara Marin
poetry anna rizzardi
decidere
in corrispondenza
se mangiare
dallo stesso piatto
mentre la sutura
si fa velo sottile
congiunge mani
respiri neri
all'ordine del giorno
scandaglia
inventari, macchie
braccia concave
tazzine vuote
e caffe' a perdere
tra petali inconsueti
ordini mai
rimessi - vettovaglie-
stoffe-
e l' ultimo scaffale che
urla
*
ph Barbara Marin
poetry anna rizzardi
venerdì 22 luglio 2016
giovedì 7 luglio 2016
sabato 25 giugno 2016
venerdì 17 giugno 2016
*
se ci si tocca
in un silenzio di nuvole
nella luce sottratta
alla terra
il corpo
ha aggettivi
non- giudizi nella gola
dietro le ciglia
gemelli nelle mani
si vede
(parlano le sillabe
che sanno di latte,
girano leggere)
c'è un biondo
tra labbra d'acqua
e la cucitura
di miracoli scrollati
tra capelli
(di luce, di tuono,
a uno a uno i pensieri
piovono nel
tempo,
a parola di sangue)
*
ph adi dekel photography ©
se ci si tocca
in un silenzio di nuvole
nella luce sottratta
alla terra
il corpo
ha aggettivi
non- giudizi nella gola
dietro le ciglia
gemelli nelle mani
si vede
(parlano le sillabe
che sanno di latte,
girano leggere)
c'è un biondo
tra labbra d'acqua
e la cucitura
di miracoli scrollati
tra capelli
(di luce, di tuono,
a uno a uno i pensieri
piovono nel
tempo,
a parola di sangue)
*
ph adi dekel photography ©
poetry anna rizzardi
mercoledì 15 giugno 2016
domenica 12 giugno 2016
domenica 5 giugno 2016
giovedì 2 giugno 2016
mercoledì 1 giugno 2016
mercoledì 25 maggio 2016
lunedì 9 maggio 2016
lunedì 2 maggio 2016
*
ti piace ondeggiare
nei miei pensieri
a margherita, dagli occhi allungati
sfiorarne le transizioni
le escrescenze
di carne e carta
tastarne le cicatrici
le intellezioni della pelle
guardarmi mentre sto alla finestra
ti sprofondi nel mio nome,
lo senti,
ne fai forse corrente
illusoria
nel tuo gioco d'ingranaggi
inarcati con me nel gioco infinito
di ogni singolo dito
rispondimi, rilega il passaggio della cometa
alla fine del mondo
lambisci ,
non voglio
pagine calde di sillabe
né arrivederci
solo giorni, silenzi
papaveri (mentre il libro è corpo vivo)
*
ph Giovanna Meo
poetry anna rizzardi
ti piace ondeggiare
nei miei pensieri
a margherita, dagli occhi allungati
sfiorarne le transizioni
le escrescenze
di carne e carta
tastarne le cicatrici
le intellezioni della pelle
guardarmi mentre sto alla finestra
ti sprofondi nel mio nome,
lo senti,
ne fai forse corrente
illusoria
nel tuo gioco d'ingranaggi
inarcati con me nel gioco infinito
di ogni singolo dito
rispondimi, rilega il passaggio della cometa
alla fine del mondo
lambisci ,
non voglio
pagine calde di sillabe
né arrivederci
solo giorni, silenzi
papaveri (mentre il libro è corpo vivo)
*
ph Giovanna Meo
poetry anna rizzardi
martedì 19 aprile 2016
*
non si sa
se vive o si muovano
come fiori defenestrati
stanno
al fare, al mordere
all'includere margherite
nel ventre
si strangolano di fiori
o si accarezzano- intanto le ripongo
non si sa mai esista un altro cielo-anche solo un al di là-
per chi vive con gli occhi
a nuvola
*
ph Roberta Nozza
poetry anna rizzardi
non si sa
se vive o si muovano
come fiori defenestrati
stanno
al fare, al mordere
all'includere margherite
nel ventre
si strangolano di fiori
o si accarezzano- intanto le ripongo
non si sa mai esista un altro cielo-anche solo un al di là-
per chi vive con gli occhi
a nuvola
*
ph Roberta Nozza
poetry anna rizzardi
sabato 16 aprile 2016
martedì 29 marzo 2016
*
dall'Antologia "Trame d'Arte contro la violenza sulle donne" a cura di Serena Piccoli, Associazione culturale Exosphere
(Evento di Forlì "OR-DITE!" presso La materia dei sogni - Convegno “La violenza di genere tra crimine ed emergenza sociosanitaria” presso l’Ordine dei medici di Roma)
*
evita di
soffiarmi il tempo
tra le nocche
è impresa vana
c’è una cenere di lava
caparbia
che restaura leggende
congeda scacchi
quest’anno nevica
con scaglie lucenti
nella breccia
(si porta dietro
l’implicazione di labbra e denti)
al diavolo
la mezzanotte
se sono nuvola
accatastata
nel grembo di un dio
dalle labbra esulcerate
non temo più
muscoli nè coltelli
in sovrapposizione perfetta
resto aggettivo
dal cuore-parola
(la tua violenza è ora cuore, acqua, acqua e
cuore,
e lo sai, la donna è fiore)
*
Bambola di tela rotta
se solo
sapessi mordere (bambola di tela rotta)
-univoca-
quello spazio di carità
senza cadere
in mille specchi
dove le dita
fanno male
e la bellezza
incide
la carne
(ricordare
i turbini
non è confessione
è vita….
e duole
stringerla)
leggero il mondo
sopra le mani
a strofinarsi
tra sottili
fili di luce scuciti e morsi
dal tempo
______in mezzo labbra
di sole, ora le voglio
quel varco di mura slabbrate
è rifiorito e io sono rosa dalle mille spine
(senza di te, carne bianca che respira
contro il diavolo dalle mille ossa)
*
dall'Antologia "Trame d'Arte contro la violenza sulle donne" a cura di Serena Piccoli, Associazione culturale Exosphere
(Evento di Forlì "OR-DITE!" presso La materia dei sogni - Convegno “La violenza di genere tra crimine ed emergenza sociosanitaria” presso l’Ordine dei medici di Roma)
*
evita di
soffiarmi il tempo
tra le nocche
è impresa vana
c’è una cenere di lava
caparbia
che restaura leggende
congeda scacchi
quest’anno nevica
con scaglie lucenti
nella breccia
(si porta dietro
l’implicazione di labbra e denti)
al diavolo
la mezzanotte
se sono nuvola
accatastata
nel grembo di un dio
dalle labbra esulcerate
non temo più
muscoli nè coltelli
in sovrapposizione perfetta
resto aggettivo
dal cuore-parola
(la tua violenza è ora cuore, acqua, acqua e
cuore,
e lo sai, la donna è fiore)
*
Bambola di tela rotta
se solo
sapessi mordere (bambola di tela rotta)
-univoca-
quello spazio di carità
senza cadere
in mille specchi
dove le dita
fanno male
e la bellezza
incide
la carne
(ricordare
i turbini
non è confessione
è vita….
e duole
stringerla)
leggero il mondo
sopra le mani
a strofinarsi
tra sottili
fili di luce scuciti e morsi
dal tempo
______in mezzo labbra
di sole, ora le voglio
quel varco di mura slabbrate
è rifiorito e io sono rosa dalle mille spine
(senza di te, carne bianca che respira
contro il diavolo dalle mille ossa)
*
lunedì 21 marzo 2016
sabato 19 marzo 2016
*
conto le righe
conto il sole
assaggio
il polline (discreto scivola
sul palmo, ad inondare la vastità)
succhio
le gocce
gli odori dei ricami sfiorati
le stoffe
ricucite
( mi chiedo se basta un tulipano
a far scaturire una parola a metà)
nell'indecisione
vengo da te
mi basta camminarti
i pensieri
così a bruciapelo
srotolare il movimento,
il disastro della primavera
(lei ascolta, sempre
e non chiede)
-quando possiede
energia, fa labbra-
e vento docile, sottile
*
*
ph Andrea Pollini
poetry anna rizzardi
conto le righe
conto il sole
assaggio
il polline (discreto scivola
sul palmo, ad inondare la vastità)
succhio
le gocce
gli odori dei ricami sfiorati
le stoffe
ricucite
( mi chiedo se basta un tulipano
a far scaturire una parola a metà)
nell'indecisione
vengo da te
mi basta camminarti
i pensieri
così a bruciapelo
srotolare il movimento,
il disastro della primavera
(lei ascolta, sempre
e non chiede)
-quando possiede
energia, fa labbra-
e vento docile, sottile
*
*
ph Andrea Pollini
poetry anna rizzardi
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