Io non so, cari ragazzi
quale foglia si staccherà per voi, quando, come,
quali frastagliature celerà , con quali dita e colori
la tingerete di Voi,
ma vi auguro di stringere a lungo
quell"amabile nulla" che i "saggi" chiamano vuoto
di innescare una poesia ogni giorno della vostra esistenza
di inciampare in fili d'erba e carezze di cielo
anche se il "duro tribunale" vi falcerà il sorriso
che possiate essere "nebbia iridata".....sempre
*
(dopo la lezione su M.Guidacci)
foto Ayten Guven
Nessun commento:
Posta un commento